Proteggersi dalle zecche durante le passeggiate nei boschi

Le zecche sono degli acari che possono trasmettere all’uomo diverse malattie. Adottando misure di prevenzione potrà evitare queste infezioni.

Come posso proteggermi dalle zecche?

Quando cammina nel sottobosco e nell’erba alta, stia attento a non esporre parti di pelle nuda. Indossi indumenti a maniche lunghe, pantaloni, calzini, un capello o un berretto. Può anche applicare dei prodotti repellenti sui vestiti (non sulla pelle). Chieda consiglio al suo farmacista. Al ritorno dalle attività all’aria aperta, controlli sistematicamente che non vi siano zecche sui suoi vestiti, sul corpo, nei capelli, su quelli dei suoi bambini e sui suoi cani o gatti. Le consigliamo inoltre di togliere dal giardino le foglie morte e di mantenerlo in buono stato.

Le zecche del mio cane o gatto sono le stesse di quelle coinvolte in queste malattie?

Sì. Le zecche possono morderla e trasmetterle una malattia. È necessario trattare preventivamente gli animali domestici (cani e gatti).

Cosa devo fare se ho preso una zecca?

Può rimuoverla per mezzo di una pinza speciale disponibile in farmacia. Questa pinza permette di rimuovere completamente la zecca (corpo e testa). Se la zecca non è stata rimossa per intero (e la testa è rimasta nella pelle), bisogna consultare immediatamente un medico. In tal caso si consiglia di annotare la data della puntura e di monitorare nei giorni seguenti l’eventuale comparsa di sintomi influenzali, che devono immediatamente portarla a consultare un medico. 

Perché devo fare attenzione alla comparsa di eventuali sintomi?

Le zecche si nutrono del sangue di diversi animali selvaggi (piccoli roditori, cervidi…). Quando l’animale selvaggio è portatore di batteri, la zecca li aspira insieme al sangue e li immagazzina al suo interno. La zecca può immagazzinare batteri da diversi tipi di animali e trasmetterli con la puntura successiva. Con il morso di una zecca possono essere trasmesse diverse malattie. Le zecche possono trasmettere malattie infettive associate a batteri o virus, alcune con conseguenze anche gravi. La malattia di Lyme è la più comune e la più facilmente diagnosticabile.

Che cos’è la malattia di Lyme?

È una malattia infettiva trasmessa da insetti parassiti come le zecche. Si manifesta con arrossamento e infiammazione della pelle, accompagnate da febbre e dolori articolari. Questi sintomi si presentano, a seconda dei casi, da qualche giorno a qualche settimana dopo la puntura. Se non viene curata in tempo, la malattia può degenerare in manifestazioni neurologiche e cardiache. Il trattamento prescritto è generalmente a base di antibiotici.

Sono necessari degli esami per formulare la diagnosi?

Questo tipo d’infezione è sospettata in presenza di una sindrome influenzale inspiegabile.

 Le zecche sono attive tutto l’anno, indipendentemente dalla stagione. Si nota tuttavia un abbassamento della loro attività in temperature superiori ai 25° e inferiori ai 7°C.

Redazione a cura di “Malice & Co. (Francia)”. Traduzione e revisione a cura del Dott. Emilio Romanini.

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Il mio bambino soffre di eczema atopico: cosa c’è da sapere

L’eczema atopico è un’affezione frequente dei lattanti. Delle semplici misure possono aiutare ad alleviarlo e a portare il bambino alla guarigione.

Che cos’è l’eczema atopico?

L’eczema atopico, anche chiamato dermatite atopica, è una malattia della pelle. Esso colpisce essenzialmente i bambini in piccola età, tra i 3 mesi e i 2 anni. Si manifesta attraverso la comparsa di placche secche principalmente sul viso, a livello delle guance e della fronte. Le placche rosse possono trasudare o spelarsi. Provocano un forte prurito.

Come ha contratto questo eczema il mio bambino?

Esiste una predisposizione genetica a questa malattia. In sei casi su dieci, almeno uno dei genitori del bambino che presenta questa malattia è atopico, ossia predisposto alle allergie. Questa forma di eczema colpisce quindi i bambini già predisposti alle allergie e alle loro manifestazioni: asma, rinite allergica…

Come si evolve questa malattia?

Si tratta di una malattia cronica che si evolve a poussée. Tra i periodi di crisi sopraggiungono periodi di remissione durante i quali le lesioni regrediscono. Questi periodi di remissione possono durare più settimane, anche più anni. Dopo qualche anno di evoluzione, la malattia del bambino regredisce spontaneamente, in generale verso i 5-6 anni.

Che cosa scatena queste crisi?

Alcuni fattori possono scatenare una poussée, come il calore, il sudore, la secchezza cutanea, un’allergia (per esempio a un detersivo o un ammorbidente)… È importante poter identificare questi fattori, per eventualmente eliminarli.

Come devo trattare il mio bambino?

Il trattamento consisterà in un’idratazione appropriata della sua pelle, in maniera regolare. Deve applicare, una volta al giorno, una crema idratante adatta alla pelle del suo bambino seguendo le raccomandazioni del suo medico o farmacista. Non utilizzi mai una crema prescritta da qualcun altro, anche se l’indicazione è la stessa. Inoltre è consigliabile utilizzare oli per il bagno e non far fare dei bagni troppo caldi (mai più di 33°C), o troppo lunghi (non più di 5 minuti). Per trattare le placche possono essere prescritte alcune pomate terapeutiche (cortisone, antibiotici…): rispetti scrupolosamente la prescrizione rilasciata dal suo medico.

Devo prendere delle precauzioni?

Per i detersivi: si consiglia di evitare gli ammorbidenti e di risciacquare accuratamente gli indumenti in acqua corrente. Non è consigliabile asciugare i panni all’aria aperta durante la stagione dei pollini. Per l’abbigliamento: la lana e i tessuti sintetici sono sconsigliati. La lana può irritare la pelle, le materie sintetiche ostacolano la traspirazione e possono favorire la macerazione cutanea. Si consigliano indumenti in cotone e seta. Deve preferire gli indumenti ampi che limitano le grinze (e quindi lo strofinamento) e la traspirazione. Per l’alimentazione: non deve introdurre troppi nuovi alimenti noti per la loro capacità di scatenare le allergie (bianco d’uovo, arachidi, glutine, pesce…). Non si consiglia alcuna dieta particolare, oltre a queste precauzioni. Per l’igiene personale si consiglia di essere particolarmente attenti. Una pelle pulita guarisce meglio. Deve evitare i saponi ordinari e preferire saponi molto grassi o acidi, liquidi o solidi. Dopo il bagno, non strofini mai la pelle del bambino, la tamponi delicatamente, quindi spalmi subito una crema idratante per mantenere l’umidità naturale della pelle. L’eczema può anche coinvolgere i piedi. Gli stivali (in gomma o cuoio…) sono da evitare. È meglio usare le scarpe basse. Per i capelli: certi tagli possono irritare la pelle, per esempio sulla nuca o dietro le orecchie. Preferisca i tagli corti o i capelli legati.

Posso far vaccinare il mio bambino nonostante l’eczema?

Sì. Il vaccino deve essere effettuato normalmente, anche se certi vaccini possono provocare una piccola poussée della malattia.

Si consiglia di non scaldare troppo la stanza di un bambino che soffre di asma atopica. Se l’aria è secca, è necessario utilizzare un umidificatore. Inoltre è assolutamente vietato a chiunque abbia un herpes labiale baciare un bambino atopico. Quest’ultimo è infatti più debole di fronte a certe forme gravi di herpes.

Redazione a cura di “Malice & Co. (Francia)”. Traduzione e revisione a cura del Dott. Fabio Pilato.

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